Venerdì 6 agosto – Genitori e figli

{jathumbnail}Immagine_8

regia di  Giovanni Veronesi
– con Silvio Orlando, Luciana Littizzetto, Michele Placido, Margherita Buy

– Ospite della serata: Giovanni Veronesi

 

 

Il tema di Nina, una ragazza di quattordici anni, sui suoi genitori svela le mille sfaccettature di una situazione famigliare turbolenta, dal padre che ha abbandonato la famiglia, al fratellino razzista. Il tema rivela però anche tanto della vita sociale e dei sogni di Nina, delle sue amiche e dei suoi amori. Per Alberto, il suo professore, il tema è anche, inaspettatamente, un mezzo per scoprire diversi segreti di suo figlio.

{vsig}film/genitori{/vsig}

{loadposition trailer_figli}

 

I cambiamenti di una società si leggono anzitutto nello sguardo degli adolescenti. Lo sapevano Dostoevskij e Pasolini e lo sa pure Giovanni Veronesi che ha dedicato il suo ultimo manuale, stavolta di amore familiare, al rapporto Genitori & Figli, ma per una volta dalla parte dei ragazzi. 

Curzio Maltese  la Repubblica

Veronesi è bravo a dirigere e scegliere attori che qui sono Placido, Buy, Silvio Orlando, Elena Sofia Ricci, Luciana Littizzetto, Max Tortora, Piera Degli Esposti in un cameo, e i giovani Chiara Passarelli, Andrea Fachinetti. Il film è anche più ambizioso di altri lavori di Veronesi, più malinconico e anche più originale.

  Roberto Nepoti – La Repubblica

La trama è complessa ma raccontata con maestria, e gli attori sono tutti straordinari. Oltre a quelli citati, tenete d’occhio un cammeo in purissimo dialetto barese di Sergio Rubini: dura 30 secondi, ma vale il biglietto.

  Alberto Crespi – lUnità

Veronesi fotografa con mano leggera e tocchi impressionisti il mondo contemporaneo e la sua confusione, lavorando sui personaggi con ironia e con un approccio caricaturale ma non macchiettistico.

  Alberto Castellano – Il Mattino

Affresco corale, divertente e un po’ dolente, mai disincantato, su un universo dove i litigi sono tappeto sonoro di distanze generazionali abissali, sentimenti acuti e magari nascosti, conflitti che aiutano poiché la formula della convivenza s’è persa. Una sceneggiatura calda, depurata di gag ed effetti da commedia, dove ogni personaggio è disegnato con ironica vicinanza. Certamente il film più intimo e «urgente» di Veronesi.

  Piera Detassis – L’Espresso