Lunedì 8 agosto – Esterno notte 2

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8 agosto ore 21.15
Chiostro di San Colombano (Bobbio)

ESTERNO NOTTE 2

Italia, Francia 2022
Regia
Marco Bellocchio
Sceneggiatura
Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino
con
Fabrizio Gifuni, Margherita Buy, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi, Daniela Marra, Paolo Pierobon, Fabrizio Contri, Pier Giorgio Bellocchio, Antonio Piovanelli, Bruno Cariello, Gigio Alberti, Luca Lazzareschi
Fotografia Francesco Di Giacomo
Montaggio Francesca Calvelli
Scenografia Andrea Castorina
Costumi Daria Calvelli
Prodotto da Lorenzo Mieli, Simone Gattoni
Una produzione The apartment, Kavac Film con Rai Fiction
Distribuzione Lucky Red
Durata 106 minuti

Ospiti della serata
Francesca Calvelli, Simone Gattoni, Fabrizio Gifuni, Daniela Marra, Gabriel Montesi, Fausto Russo Alesi

Trama

Papa Paolo VI è molto turbato per il destino dell’amico statista prigioniero delle Brigate rosse. Il riscatto per liberarlo è pronto ma la compagine politica di governo è in prevalenza di tutt’altro avviso. Sulla trattativa si perdono tempo e occasioni preziose. Moro sembra un martire della Repubblica. Adriana Faranda con il suo compagno Valerio Morucci hanno abbracciato con entusiasmo la lotta armata ma il rapimento mette a dura prova le loro convinzioni. Faranda specialmente cerca di spiegare che sarebbe un errore uccidere il prigioniero. Ma trova un muro incomprensibile che la porta a intravvedere il peggio.

La terza puntata di Esterno notte focalizza l’intricata vicenda, in un gioco complesso di incastri trasversali, direttamente sul pontefice interpretato da Toni servillo che cerca la salvezza di Moro ma ne immagina già prima del rapimento l’infausto destino. La trattativa condotta dal Vaticano è uno degli snodi con cui quest’opera di Bellocchio dimostra una vocazione drammaturgica degna dei grandi affreschi storici shakespeariani. La scena che si riaffaccia sullo schermo come eterna “recita della storia” aiuta a comprendere quindi anche il mirato fallimento dell’azione salvifica papale suggerendo con il dietro le quinte politiche, nazionali e internazionali, la logica paradossale del crescendo di eventi in cui la cauta speranza viene sottoposta a un crudele gioco inibitorio. Il martirio di Moro contagia fatalmente quello di Papa Montini, che muore a pochi mesi di distanza dall’amico statista assassinato, mentre il contesto cattolico accende ulteriormente le corde visionarie di Bellocchio. In Esterno notte non occorre più lo spirito dissacratorio di un tempo, da Nel nome del padre a L’ora di religione. Si scorge  l’incubo ad occhi aperti che lo stesso Paolo VI vive sulla sua pelle umiliata dal cilicio, in sintonia con lo strazio umano di Moro. La quarta puntata invece ribalta la prospettiva ed elegge la terrorista Faranda, su cui Bellocchio in passato aveva già pensato di fare un film, la quale con i suoi ripensamenti e le sue remore lascia intendere buchi, contraddizioni e anomalie nella nota narrazione brigatista. Daniela Marra nei panni di Faranda assomiglia molto alla Chiara di Buongiorno, notte, sebbene si tratti di un personaggio che avuto tutt’altro ruolo nella vicenda. Un’unica figura femminile, dotata di dolente coscienza tragica sembra insomma attraversare il caso Moro secondo Bellocchio incarnandosi in personificazioni diverse, dissenzienti entro i margini loro concessi. Né è un caso che questa curiosa Faranda bellocchiana rammendi le divise dei falsi avieri. Ancora una volta torna in mente la strega de La visione del sabba che diceva di aver cucito un bottone all’abito di uno strano Napoleone, dai contorni molto morotei.  

Anton Giulio Mancino