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3 agosto ore 21.15
Chiostro di San Colombano (Bobbio)
ENNIO
Italia, Belgio, Paesi Bassi, Giappone, 2021
Regia
Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura
Giuseppe Tornatore
con Ennio Morricone, Sergio Leone, Nicola Piovani
Fotografia Giancarlo Leggeri, Fabio Zamarion
Montaggio Massimo Quaglia, Annalisa Schillaci
Musica Ennio Morricone
Prodotto da Gianni Russo, Gabriele Costa
Una produzione B Produzioni Srl
Durata 156 minuti
Distribuzione
Lucky Red
Ospiti della serata
Il regista Giuseppe Tornatore
Trama
Dagli studi al conservatorio come trombettista agli arrangiamenti musicali delle canzoni di musica leggera e infine all’approdo definitivo nell’universo delle colonne sonore che ne hanno reso inconfondibile lo stile in tutto il mondo, Ennio Morricone resta uno dei più grandi maestri di sempre. Giuseppe Tornatore ne ricostruisce la vicenda privata e professionale dai contorni ormai leggendari e raccoglie una quantità impressionante di testimonianze eccellenti di cineasti e musicisti che con Morricone, figura quanto mai semplice e spontanea, hanno fatto la storia del cinema e della musica.
Il confine tra film e documentario sfuma volentieri se il protagonista assoluto del film, senza ulteriori aggettivazioni, di Giuseppe Tornatore è Ennio Morricone o più confidenzialmente “Ennio”, come recita il titolo, senza più quel cognome entrato di diritto nella storia della musica da film, quindi della storia del cinema. Sarebbe potuto essere, ma non è la storia di una lunga amicizia tra l’autore di Nuovo Cinema Paradiso e quella, da allora, del suo compositore fisso. Tornatore, che pure testimonia a sua volta la grandezza intima dell’imprescindibile “Ennio”, sceglie la via del cinema ad ampio respiro con movimenti di macchina ariosi, congeniali a lui e allo spessore dirompente di una musica riconoscibile sin dalle prime battute capace di connotare a futura e intransigente memoria opere di autori molto diversi, italiani e internazionali, legati ai generi e all’arte incondizionata dal mercato. Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Gillo Pontecorvo, Elio Petri, Dario Argento, Giuliano Montaldo, Liliana Cavani, Quentin Tarantino, Brian De Palma, Clint Eastwood e tantissimi altri sono i coprotagonisti di una lunga galleria di incontri e accordi con Ennio Morricone che Giuseppe Tornatore associa a Gianni Morandi o a Bruce Springsteen ricreando un affresco commovente, in cui l’eroe stesso della storia si commuove e piange davanti alla macchina da presa. Le lacrime del maestro sono il gesto reiterato dell’artista senza età che allena nella cornice domestica metodicamente il corpo e la mente a recepire l’ispirazione in una dedizione umile, costante e totale. L’estro armonico di Morricone da un lato, quello di Tornatore dall’altro creano la struttura composita di una vita che come il film si vorrebbe non terminasse mai.
Anton Giulio Mancino