Martedì 31 luglio – Scialla! (Stai sereno)

scialla

Regia e sceneggiatura Francesco Bruni

Fotografia Arnaldo Catinari

Montaggio Marco Spoletini

Scenografia Roberto De Angelis

Costumi Cristina La Parola

Musica Amir Issaa

Con Fabrizio Bentivoglio, Filippo Scicchitano, Barbora Bobulova, Vinicio Marchioni, Arianna Scommegna, Giuseppe Guarino

Durata 95 minuti

Distribuzione 01

– Ospiti della serata: Ivan Cotroneo e alcuni attori del cast

 

scialla-locandina-film-posterLex professore Bruno scopre allimprovviso che il quindicenne Luca, uno dei ragazzi a cui impartisce ripetizioni, è suo figlio. Costretti a una forzata convivenza, i due costruiscono un rapporto che sconvolgerà piacevolmente le abitudini di entrambi, non senza difficoltà e imprevisti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Bruni, alla sua prima regia, è lo sceneggiatore dei film di Paolo Virzì ma non gli fa il verso. Semmai usa un meccanismo classico della commedia borghese, ovvero la scoperta tardiva di una paternità, per raccontare gli adolescenti di oggi, e quindi i genitori, smanie, indolenze, strettoie esistenziali. […] Viene da pensare a un big Lebowski allitaliana osservando lo sgualcito/intorpidito Fabrizio Bentivoglio nei panni di un ex prof cinquantenne che dà pigre ripetizioni e scrive da negro autobiografie di personaggi mediamente penosi. Una sorpresa comica, e si vede che lattore, parlando con rilassata cadenza veneta, si è divertito a cucirsi addosso questo Bruno Beltrame.

  Michele Anselmi, Il Riformista, 4 settembre 2011

Età – anche cinematograficamente – ingrata, ladolescenza rischia di essere schiacciata pure nella sua rappresentazione sullo schermo tra il desiderio di emulazione (I quattrocento colpi o Lodio, peraltro espressamente citati dai personaggi) e la tentazione di omologarsi al gruppo, seguendo la via del teen movie: storie forse poco felici nel fotografare una generazione, ma che (come ben mettono a fuoco le battute finali) nellattirare il pubblico giovanile garantiscono ottimi guadagni. Scialla! (Stai sereno) scongiura il pericolo, ribaltando di segno alcuni luoghi comuni del filone (dal party in piscina in una villa romana al festeggiamento per la promozione) ed evitando intrecci sentimentali. Come Luca e i suoi compagni, che considerano le storie damore attività poco virili e sono invece attratti da rave, pasticche, boxe e imitazione dei bulli del quartiere, lopera stessa pare guardare soprattutto alle vicende di banlieue.

Maria Buratti, duellanti, n. 74, dicembre 2011

Scialla! è un film di scrittura, che si riferisce a temperature, situazioni e set (Roma) piuttosto consolidati in quel cinema italiano in cui Bruni ha lavorato, ma con un umorismo più libero, che non pretende di dare lezioni e si diverte con lo spettatore. […] Scialla! non è il solito film sugli adolescenti incomprensibili agli adulti, e Bruni non ha la presunzione di spiegarceli. Il punto di vista è suo, quello di Bruno, e degli adulti insomma costretti a confrontarsi con unesperienza, i ragazzi figli o allievi che siano, da cui escono malissimo, almeno fino a quando cercano di interpretarla soltanto secondo la loro visione del mondo.

  Cristina Piccino, il manifesto, 3 settembre 2011