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regia di Stefania Sandrelli
– con Amanda Sandrelli, Alessio Boni, Alessandro Haber, Roberto Herlitzka
– Ospite della serata: Stefania Sandrelli
La vita di Christine de Pizan, italiana cresciuta e istruita alla corte di Carlo V di Francia, ma scacciata insieme ai due figli dopo la morte del re. Vedendosi rifiutare lospitalità dalle corti vicine, Christine trova rifugio negli umili quartieri parigini. Lospitalità negatale dai nobili, arriva invece dalla lavandaia Thérèse e dal menestrello Charleton. Christine si dedica alla poesia, ma i suoi componimenti critici nei confronti di nobili e potenti, le portano guai con la giustizia.
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Protofemminista coraggiosa, ma soprattutto femminile, Cristina e ci insegna la grazia e la pazienza, doti messe da parte, come se il femminismo si dovesse adattare a un modo di pensare maschile
Il film è raccontato bene, con finezza, senza pedanterie […] Il personaggio di donna rara, forte e insieme dolce, affettuosissima e coraggiosa, è interpretato bene, con ferma grazia, da Amanda Sandrelli; il cantastorie amico è Alessandro Haber in uno dei suoi ruoli più adatti.
Non sappiamo quanto sia filologico questo medioevo filtrato dalla sensibilità della neo-regista, ma in esso Stefania ha riversato autenticità e cura. E l’ennesima prova di vitalità.
Il personaggio di Cristina, lasciato ai margini nelle storie della letteratura, ha questa forza ribelle, col sentimento rivoluzionario che grida i diritti dei deboli e, al tempo stesso, cerca di affermare un proprio spazio in una società dove le donne, specie se povere o decadute, possono solo sposarsi a un ricco signore o chiudersi in convento anche senza «vera» fede per sentirsi protette.