Mercoledì 7 agosto – L’intervallo

intervallo

Regia Leonardo Di Costanzo 

Sceneggiatura Leonardo Di Costanzo, Mariangela Barbanente, Maurizio Braucci

con
Francesca Riso Alessio Gallo Carmine Paternoster Salvatore Ruocco

Fotografia Luca Bigazzi
Montaggio Carlotta Cristiani
Scenografia Luca Servino
Costumi Kay Devanthey
Musica Marco Cappelli
Durata 86 minuti
Distribuzione Istituto Luce-Cinecittà

 

– Ospite della serata: il regista Leonardo di Costanzo

locandina intervallo copiaSalvatore e Veronica sono rinchiusi in un grande edificio di un quartiere popolare.
Lei è la prigioniera e lui è il carceriere obbligato dal capoclan della zona.
Malgrado la giovane età (15 anni), i due sono troppo cresciuti. Si trovano catapultati in un mondo adulto che di fatto non gli appartiene.
Così, di fronte alla violenza di quella reclusione, Salvatore e Veronica sono entrambe vittime, ma sincolpano a vicenda a causa della situazione che stanno vivendo.
Col passare del tempo però, questa ostilità, si trasforma lentamente in intimità e i due si scoprono attraverso confessioni reciproche.
I due adolescenti cercano di riscoprire linnocenza dei loro anni e si ribellano a l sistema in cui sono costretti a vivere.
Tentano così di trasformare la fuga immaginaria nella vera evasione di Veronica, prima che il clan del quartiere abbia compiuto la propria decisione nei suoi confronti.

 

 

 

 

 

(…) Lintervallo, felice debutto nel cinema di finzione del documentarista Leonardo Di Costanzo (…) Salvatore e Veronica, costretti a convivere rinchiusi in un sinistro edificio abbandonato, lei, colpevole di uno sgarbo, è stata sequestrata da una banda di quartiere, lui è stato obbligato dal capoclan della zona a fare da carceriere. Due vittime, che reagiscono in modo opposto: Veronica si arrabbia, si ribella, lo incalza, Salvatore è più remissivo, accomodante, forse per debolezza, forse per realismo. Passano le ore e la furiosa ostilità iniziale si placa, lo scambio diventa personale, si confidano sogni reciproci, voli di fantasia, confessioni, giocano ad inventarsi una realtà fantastica che li libera da quella angosciosa che stanno vivendo. Stanno bene insieme, lintesa potrebbe diventare sentimento, è un incontro bello e pieno di speranze. Che brutalmente saranno spezzate.

  Maria Pia Fusco, La Repubblica

Lintervallo è un luogo altro dove perdersi in una favola di adolescenti () finalmente un film da un finale non buonista, girato con maestria, senza luci artificiali, con macchine a spalla per seguire i due protagonisti ovunque.

  Michela Tamburrino, La Stampa

Lintervallo è un gioiello nellattuale panorama del cinema italiano()

  Pedro Armocida, il Giornale

La più bella sorpresa è lesordio del cinema di finzione di Lorenzo Di Costanzo con Lintervallo. Il titolo forse lunico neo in un film per cui vorrei scomodare la parola capolavororimanda un po criticamente alla pausa, alla sospensione della vita quotidiana cui sono costretti due adolescenti napoletani ()

  Paolo Mereghetti, Il corriere della sera