Regia Federico Fellini
Sceneggiatura Federico Fellini, Tonino Guerra
Con Bruno Zanin, Pupella Maggio, Armando Brancia, Stefano Proietti
Fotografia Giuseppe Rotunno
Montaggio Ruggero Mastroianni
Scenografia e costumi Danilo Donati
Musica Nino Rota
Durata 127’
Distribuzione Il Cinema Ritrovato
Seguirà contributo inedito
Amarcord Fellini. Provini, tagli e doppi
scelti da Giuseppe Tornatore
Nella Rimini degli anni trenta l’adolescente Titta cresce fra educazione cattolica e retorica fascista. Suo padre, Aurelio, è un capomastro anarchico e antifascista: sulle sue spalle oltre i due figli, la moglie e l’anziano padre, piuttosto arzillo, vive anche il cognato sbruffone e perdigiorno, lo zio “Pataca”. Suo fratello Teo è invece chiuso in manicomio. La cittadina è popolata da personaggi singolari, come Volpina la ninfomane, Giudizio il matto, Biscein il fanfarone, l’avvocato dalla retorica facile, il motociclista esibizionista, il cieco che suona la fisarmonica.