Proiezione del film “Miss Marx”
Mercoledì 26 Maggio 2021, ore 9.00
Regia di Susanna Nicchiarelli
con Romola Garai, Patrick Kennedy (II), John Gordon Sinclair, Felicity Montagu, Karina Fernandez.
Italia, 2020 – Durata 107’
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.
La storia di Eleanor Marx, con la sua apparente incongruenza tra dimensione pubblica e privata, apre un abisso sulla complessità dell’animo umano, sulla fragilità delle illusioni e sulla tossicità di certe relazioni sentimentali. Raccontare la vita di Eleanor vuol dire parlare di temi talmente moderni da essere ancora oggi, oltre un secolo dopo, rivoluzionari. In un momento in cui la questione dell’emancipazione è più che mai centrale, la vicenda di Eleanor ne delinea tutte le difficoltà e le contraddizioni: contraddizioni, credo, più che mai attuali per cercare di “afferrare” alcuni tratti dell’epoca che stiamo vivendo.
Susanna Nicchiarelli – Note di regia
È per via dell’attualità di questa storia che ho cercato di allontanarmi dai film di tradizionale ambientazione ottocentesca. La mia idea era di affrontare il genere del film storico e in costume lavorando sui cliché di queste narrazioni fino a capovolgerli. Nei contenuti, volevo raccontare tutto tranne la storia positiva ed edificante di un’emancipazione: volevo invece decostruire le contraddizioni profonde di questa narrazione. Nella forma, a partire dall’uso della musica, volevo “tradire” la rappresentazione del XIX secolo a cui siamo abituati. A cominciare, per esempio, dall’immagine stereotipata del “povero” ottocentesco, sempre un po’ fasulla e rassicurante. Ho cercato di tenere le immagini degli operai come uno sfondo sfocato e confuso, tranne in alcune rarissime occasioni in cui Eleanor vede veramente la tragedia collettiva che le si consuma attorno. Le maggior parte delle immagini della povertà che richiamano la tragedia che si consumava nelle fabbriche di quegli anni (tragedia che si consuma ancora oggi, con modalità molti simili anche se in luoghi diversi) sono quelle d’archivio, e quindi reali. Ho cercato di fare un film di personaggi, non di folle. Nonostante si parli anche del movimento operaio, ho voluto tenermi lontana dalle scene di massa e da un certo moralismo. Il mio riferimento principale è stato Adèle H., una storia di volti, di ossessioni, di pensieri, e ho cercato di insistere, negli esterni come negli interni, sulla solitudine e la desolazione dei personaggi .