Cinema e Carcere

Lunedì 17 Aprile 2023, ore 9.00 – 12:30

Proiezione del film “Ariaferma

Incontro con il regista Leonardo Di Costanzo

In dialogo con la critica cinematografica Paola Piacenza

Ariaferma

regia di Leonardo Di Costanzo
con Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane, Salvatore Striano, Roberto De Francesco, Pietro Giuliano, Nicola Sechi, Leonardo Capuano, Antonio Buil, Francesca Ventriglia, Giovanni Vastarella
Italia/Svizzera, 2021 – Durata 117’

Riconoscimenti: David di Donatello per il migliore attore protagonista a Silvio Orlando; David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale a Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella; Nastro d’Argento per la migliore fotografia a Luca Bigazzi. In totale Ariaferma ha ricevuto 9 candidature ai David di Donatello e 5 ai Nastri d’Argento.

Una struttura carceraria in Sardegna, in procinto di essere chiusa, per ragioni organizzative deve ospitare ancora per qualche tempo un gruppo ristretto di detenuti. Le guardie carcerarie devono quindi rassegnarsi a restare in questa struttura in dismissione finché non saranno destinati ad altra sede i detenuti che reagiscono alla situazione con un crescendo di insofferenza. Gli agenti penitenziari obbediscono a Carmine Lagioia, il più anziano tra loro, e i carcerati al boss Gaetano Gargiulo. Tra Lagioia e Gargiulio il testa a testa diventa l’occasione per un incontro.

Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non è un film sulle condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere.

Leonardo Di Costanzo – Note di regia

Leonardo Di Costanzo è regista e documentarista. Dopo la laurea all’Istituto Orientale di Napoli, si trasferisce a Parigi dove frequenta i seminari di regia degli Ateliers Varan. Lavora per la Televisione francese e realizza vari documentari. Nel 1991 partecipa all’opera collettiva Premières Vues con il corto In nome del Papa. Uno dei suoi primi lavori è il documentario televisivo Prove di Stato (1998) sulla determinazione di Luisa Bossa, ex-preside di liceo, eletta sindaco di Ercolano nel 1995, dopo Mani Pulite. Nel 2003 riprende un intero anno scolastico in una scuola di un rione periferico a Napoli realizzando A scuola, presentato alla 60° Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2006 con Odessa vince, insieme al corealizzatore Bruno Oliviero, il premio per la miglior regia all’Infinity Festival di Alba nella sezione ‘Uno sguardo nuovo’. Il suo film d’esordio nel 2012 è L’intervallo, presentato alla 69° Mostra del cinema di Venezia, vincitore del David di Donatello (miglior regista esordiente), del Ciak d’Oro (Migliore opera prima) del Gran Premio della Stampa Estera ai Globi d’Oro, del Gobbo d’oro al Bobbio Film Festival. Nel 2017 dirige L’Intrusa, storia della fondatrice di un centro ricreativo che offre protezione alla moglie di un camorrista del quartiere. Con Ariaferma del 2021 il regista ischiano prosegue la sua riflessione sulle dinamiche relazionali: acclamato da pubblico e critica nel 2021 alla Mostra del Cinema di Venezia, il film vince 2 Nastri d’Argento e 2 David di Donatello.

Paola Piacenza, reporter e filmmaker, nello staff del settimanale del Corriere della Sera, Io donna, Paola Piacenza scrive di cinema, cultura ed esteri. È autrice di documentari che hanno esplorato il tema della frontiera, The Land of Jerry Cans (2009), girato al confine tra Iran e Iraq, In nessuna lingua del mondo (2011), tra Baltico e Balcani e In uno stato libero (2012) nel sud della Tunisia, lungo la frontiera libica. Collabora con RaiRadio3, alla trasmissione Piazza Verdi.